... und immer wieder Türkei

Wäre Erdogan jetzt nicht in Syrien einmarschiert, wäre dort vermutlich schon längst Ruhe

Er ist nicht nur dort, sondern gerade auch in Libyen, und das gefällt in der arabischen Welt
überhaupt nicht jedem... ansonsten wird vermutet, dass er sich aktuell mit Washington auf etwas geeinigt hat,
weil zu forsch vorgeht

und die Griechen meinen, sie haben keine syrischen Flüchtlinge gerade neu bekommen, sondern vor allem türkische,
was etwas unlogisch ist bzw. eine Absicht dahinter vermuten lässt
 
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also, Idlib ganz zu verlassen hat Türkei ausdrücklich nicht vor, habe ich gerade gelesen,
außerdem fordert sie von der Nato-Ländern zusätzliche militärische Hilfe an
 
außerdem fordert sie von der Nato-Ländern zusätzliche militärische Hilfe an
fordern können sie ja, kriegen werden sies nicht. Da ja bekanntlicherweise der NATO-Oberkommandierende immer ein amerikanischer General ist, wird er machen, was Trump ihm befiehlt und sicher nicht, was Erdogan möchte............
 
EBRU TIMTIK
*1978
+27.August 2020

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Se n’è andata in silenzio, ieri pomeriggio, in una stanza d’ospedale, dove era stata trasferita dal carcere in seguito al precipitare delle sue condizioni.
Se n’è andata al 238esimo di uno sciopero della fame con cui chiedeva un processo equo in un Paese, la Turchia, in cui l’equità e la giustizia sono concetti inesistenti. Specie se sei donna. Specie se sei un’avvocata per i diritti umani. Specie se non pieghi la schiena di fronte a un potere che vorrebbe tapparti la bocca.
È morta così, Ebru Timtik, di fame e di ingiustizia. Il suo cuore si è fermato semplicemente perché non aveva più nulla da pompare in un corpo scarnificato dall’inedia.
È morta per difendere il suo diritto ad un giusto processo, dopo essere stata condannata a 13 anni, insieme ad altri 18 avvocati come lei, detenuti con l’accusa di terrorismo, solo per aver difeso altre persone accusate dello stesso crimine.
È morta come Ibrahim e come Helin e come Mustafa del Grup Yorum, morti dopo 300 giorni di digiuno per combattere la stessa accusa.
È morta combattendo con il proprio corpo, fino alle estreme conseguenze, una battaglia che nella Turchia di Erdogan non è più possibile combattere con una parola, un voto, una manifestazione di piazza.
È morta come fanno gli eroi, sacrificando la propria vita per i diritti di tutti.
C’è solo un modo per celebrare la memoria di questa grande donna: non restare zitti. Far arrivare la sua voce il più lontano possibile, dove lei non può più arrivare.
Ci sono idee così forti capaci di sopravvivere anche alla morte.
Addio Ebru. Viva Ebru.

Lorenzo Tosa, FB
 
Ihr habt schon mitbekommen das der President in der Türkei total gegen Frankreich besser gesagt Europa hetzt... Das er andere Staaten auf seine Seite zieht und Leute die aus der Türkei kommen und in der EU wohnen auffordert sich zu wehren???

Hoffentlich war an der Warnung aus Armenien in unsere Richtung vor einigen Wochen nichts dran...
 
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Bekommt der eigentlich noch Geld von der EU. Damit meine ich nicht wegen der aufgenommenen Menschen in der Türkei.

Wir sind selber Schuld, der darf doch alles, über Grenzen in andere Länder marschieren, Kurden töten, sogar Israel bedrohen.

Wer keinen Riegel vorschiebt braucht sich nicht wundern über so viel Frechheit.
 
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